In Lombardia, in gara 3 la S. Stefano-Avis difenderà lo scudetto che ha cucito al petto.
Ore 11,30 diretta su Rai Sport
Sabato si assegnerà lo Scudetto del campionato di serie A di basket in carrozzina.
A Meda, UnipolSai Briantea84 Cantù e S. Stefano-Avis Porto Potenza Picena si affronteranno in gara 3. E sarà, appunto, un “match scudetto”.
Alle ore 11,30, ancora con diretta su Rai Sport, i portopotentini allenati da coach Roberto Ceriscioli cercheranno di difendere il fantastico tricolore che hanno cucito al petto da quello storico 18 maggio del 2019. Cantù, da parte sua, ce la metterà tutta per scucirlo dal petto dei marchigiani e riportarlo in Lombardia, laddove lo scudetto è stato vinto ben 5 volte negli ultimi anni dalla formazione prima allenata da coach Marco Bergna e oggi da Daniele Riva.
Capitan Enrico Ghione e compagni arrivano al match che vale una intera stagione con grandissima carica. Quella che è indispensabile per affrontare una Cantù che sabato scorso, in gara 2, ha impressionato per essere tornata la corazzata, infarcita di talenti e con un gioco corale, ammirata negli ultimi anni. Così non era stato in gara 1 quando i canturini erano stati la brutta copia di loro stessi, con un Adolfo Berdun gran mattatore attorniato dal deserto.
S. Stefano Avis, dal canto suo, sabato dovrà recuperare una maggiore incisività in fase offensiva e quella difesa intensa e aggressiva, suo marchio di fabbrica, che non lascia respirare l’avversario.
Ma al di là di tutto, sabato sarà certamente grande spettacolo con il basket in carrozzina, un appuntamento sentitissimo da tifosi e appassionati e che terrà incollati allo schermo i tanti che hanno seguito con il fiato sospeso questo testa a testa tra le due rivali storiche degli ultimi anni in Italia.
Al PalaMeda gara 3 assegnerà il titolo più complicato, visto il contesto generale di pandemia in cui si è disputato. Importantissimo aver giocato comunque e fondamentale attribuire il titolo. A prescindere da chi alzerà la coppa sabato, quel momento diventerà il simbolo di un trofeo assegnato.
Nonostante il Covid.
Nonostante tutto.
E sarà comunque bello vedere alzare quella coppa: una boccata di speranza, un grido di ripartenza che arriverà dritto e forte dallo sport e dal basket in carrozzina.